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È la trota il pesce d’acqua dolce dell’estate

È la Trota iridea il pesce d’acqua dolce più amato, seguita da Coregone e Salmerino. Insomma, il tripudio dei Salmonidi.
Secondo i dati dell’Osservatorio Clarabella, riferiti alle vendite della sua Agroittica, la ‘regina d’acqua dolce’ raccoglie il picco di preferenze tra i ristoratori e i consumatori e traina il comparto del pesce di lago e di fiume, insieme a Coregone e Salmerino che la seguono a distanza.

I DATI

Dal mese di ottobre al mese di giugno 2020, in Agroittica Clarabella i prodotti a base di trota sono stati i più venduti (il 42,31%). Seguono a distanza il Coregone (19,10%), il Salmerino (13,69%), il Lucioperca (7,68%), l’Agone (6,41%) e il Luccio (6,24%).

Trota, Coregone e Salmerino piacciono soprattutto in filetti affumicati a freddo.
A decidere la classifica sono stati i ristoratori, l’Horeca raccoglie infatti l’86,55% degli acquisti, i privati il 13,46%.

Ottimo il piazzamento del Coregone e dell’Agone che da soli sostentano la pesca di professione del Lago d’Iseo e del Garda, in termini di volumi e di valore.
Interessante anche il risultato del Lucioperca che è una specie per l’Italia alloctona (non indigena) ma dalle carni e valori nutrizionali molto interessanti. Ciò dimostra che l’acqua dolce riserva sempre sorprese.

IL PESCE D’ALLEVAMENTO IL PIÙ RICHIESTO

Nei nove mesi analizzati da Clarabella, il 55,24% delle vendite ha riguardato il pesce di allevamento, il 44,76% quello pescato in natura.

“Sul mercato si conosce e si compra quasi esclusivamente il pesce di allevamento con dominanza per la trota – spiega Roberto Bendotti, responsabile dell’Agroittica di Clarabella – la nostra sfida è valorizzare anche e soprattutto il pesce pescato selvaggio e di pareggiare le vendite delle due filiere entro il 2022. Oggi, dopo solo un anno e mezzo di attività, le vendite dei pesci selvatici è aumentata molto. La promozione dei prodotti del territorio sta funzionando e ci permette di mantenere un catalogo di prodotti molto vario”.