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Clarabella ha un nuovo logo

Clarabella ha un nuovo logo: la foglia gialla simbolo della cooperativa sociale agricola diventa blu come il colore dell’istallazione ‘Marco Cavallo’. Inoltre si aggiunge il claim “luoghi del possibile” a indicare la nostra scommessa più importante e riuscita: includere persone fragili in tutte le attività.
La storia dell’installazione è molto bella.
 
CHI ERA MARCO CAVALLO 
 
Marco Cavallo era il nome del cavallo che negli anni 60 trasportava la biancheria all’interno dell’ospedale di Trieste.
Nel 1972 i pazienti ricoverati chiesero al presidente della Provincia di poter accudire il cavallo ormai vecchio all’interno della struttura, offrendo una somma di denaro.
La richiesta fu accettata e Marco Cavallo fu affidato alle cure dei pazienti. 
Era la prima volta che le istituzioni accoglievano una richiesta diretta da parte di ricoverati di un manicomio e questo venne visto come un’apertura verso un possibile riconoscimento della loro dignità personale. 
 
L’ISTALLAZIONE BLU CON I DESIDERI DEI MALATI CHE INFRANSE LE VETRATE DEL MANICOMIO 
 
L’artista Vittorio Basaglia, cugino dello psichiatra Franco, per simboleggiare la fine dell’isolamento dei malati mentali progettò un cavallo di legno e cartapesta di dimensioni monumentali. 
Il cavallo fu realizzato dai laboratori artistici presenti all’interno dell’Ospedale psichiatrico. I pazienti decisero il colore azzurro-blu, simbolo della gioia di vivere e decisero di inserire nella pancia del cavallo i i loro desideri, sogni e richieste. 
Al momento di esibirlo, nel marzo 1973, ci si accorse che nessuna delle porte dell’ospedale era sufficientemente grande da permetterne l’uscita.
Ciò provocò una profonda frustrazione nei pazienti perché fece nascere l’immediato paragone con il loro stato di reclusione forzata. 
Il problema fu risolto lanciando il cavallo contro una delle porte: il cavallo ruppe le vetrate e un’architrave e riuscì ad uscire.
La rottura fisica della porta segnò idealmente la rottura del muro reale e simbolico fra il “dentro” e il “fuori” del manicomio.
 
LA LEGGE 180 
Nel 1978, grazie a Franco Basaglia, fu approvata la Legge 180 che sancì la fine dei manicomi e il ritorno dei malati mentali nella società. 
Il ristorante Centottanta si chiama così in omaggio a questa legge. Non solo, sulla carta velina che avvolge le bottiglie Clarabella sono riportate alcune frasi di Basaglia.